Un grattacielo delle diseguaglianze?
Manca poco più una settimana all’inizio delle Olimpiadi e Londra è quasi pronta, dico quasi perché ci sono ancora parecchi dubbi e polemiche sui mezzi di trasporto pubblici, riusciranno a sopportare l’arrivo di migliaia e migliaia di persone?
Ma ciò di cui vorrei parlare oggi è di un’inaugurazione che è avvenuta circa di 10 giorni fa a Londra, l’apertura dello Shard. Il grattacielo più alto d’Europa è cresciuto quasi in silenzio ma le polemiche continuano ancora a più di una settimana dalla proclamazione. Ieri guardavo un programma in tv che parlava proprio di questo, c’è chi critica il gusto estetico, chi sostiene che è solo la dimostrazione inglese di quanto forte sia l’economia britannica alla faccia della povera Europa in ginocchio, chi lo adora e chi dice è un’opera solo per una ristretta elite ed era meglio investire in qualcosa di più utile.
Ho pensato così di visitare il sito web di questa imponente costruzione ed esplorarlo, magari anche noi comuni mortali di passaggio per Londra possiamo goderne.
Guardando la mappa devo dar ragione a chi ha definito questa costruzione un privilegio per pochi: è presente una area pubblica per godere della visuale a 360° che è accessibile a tutti ma allo stesso tempo completamente isolata dal resto del grattacielo, insomma se sei un cliente o vivi o lavori al The Shard non incrocerai mai chi sale solo per godersi il panorama.
Ci saranno ristoranti, un albergo, appartamenti e uffici il cui acquisto sfiorerà senza dubbio qualche milione di sterline.
E ‘ praticamente impossibile trovare on line informazioni sui prezzi, è troppo presto, ma dopo aver visitato parecchi siti devo dire che ho cambiato la mia opinione alquanto diffidente verso le critiche.
Senza ombra di dubbio è una costruzione bellissima, imponente e da cui ci si può veramente godere Londra (dicono che nei giorni di sole si vedrà la costa) però mi chiedo se il renderla accessibile a solo certe elite non abbia fatto cadere un velo grigio; si è voluto celebrare la ricchezza e la potenza inglese, farla vedere a tutto il mondo, senza però dare il buon esempio etico-morale della promozione dell’eguaglianza.
Qual’è lo scopo di un tale investimento se solo pochi ne potranno godere? Forse non è il simbolo migliore da associare alle Olimpiadi, allo sport e all’eliminazione delle differenze.